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lg e / ì; d 2°
x TT l ( "i Di Li |) TT ll ni sh dl
"AMA RE è accettare l'altro così com'è,
lasciarsi investire da lui ..,.
in ultima agnalisi, credere in lui.
Si tratta di aver fede in una ricchezza
al di là delle apparenze,
E' una lotta, un duello .,,
credere in lui o credere in me A
cla Wa, parle eli un meo
FEDE E LUCE - n0 8
'
f
Mariangpè ba
Berlotini
NB.
parla a pag»
Chi ha un pò di tempo da mettere a disposizione per l!
3 può èivolgersi alla Segreteri
il Lunedi - Mercoledì - Sabat
Abbiamo già dettto che questo bollettino
ha come scopo di mantenere vivi i legami
fra noi tutti per divenire, poco alla vol-
ta, " insieme " una cosa sola,
è
> Questo numero è.:dedicato in modo parti-
colare ai bambini e ragazzi più diversi,
più difficili.. Quelli di fronte ai quali
la scienza è più impotente che mai :' non sa
neppure dire quale genere di malettia li
abbia colpiti; non sa portarvi.rimellio,
non sa consigliare i genitori, Quelli che
i centri speciali fanno fatica :ad accettare,
quelli che le maestre non Rei Da che par
tte prendete... quelli che all'apparenza
sono "normali" $ quelli che le femiglie non
sanno come fare a seguire, a capire, a edu
care, spesso a tenere con sè...
Cosa fare allora? Prendersela con loro?
Di che cosa hanno colpa? Arrabbiarsi? Pren
dersela con Dio? La tentazione è forte.
Il Padre Michel ha cercato di riassumere
in una preghiera il dramma che vivono alcu
ni fra noi. Il loro dramma merita silenzio
e non sciocche parole: "non lo sanno' educa
i TN
re... non lo hanno accettato... è così per
chè gliele danno tutte vinte... "
Certe cose bisogha provarle per capirle.
Non lo diremo mai abbastanza!
Certe situazioni, bisogna viverle, per po
ter dare consigli 0 consolgzioni. i
con'inud o p.3
iniziativa di cui si
a Fede E Luce
Via Cola di Rienzo 140 tel. 350443
o - dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
VERE
lo
"Ah, se tu aprissi i cieli e discendessi !"
Isaia 63,19
Questo grido del profeta,
quanto somiglia, o Dio, al grido del mio cuore...
Parchè nén intervieni, Signore ? ‘
Perchè questo silenziè 7 e
Perchè questa assenza ?. : i
L 3 p_S
i Non potresti ferse fare uno sforzo ? Lo!
Non si può nemmeno contare gu di te i
9 bid
Perchè non raddrizzi questo corpo storto ? |. | f i Ò nali
Perchè non ripari questa mente ammalata La
Perchè lasci soffrire e morire i tuoi amici ?
A chè servi ?...
Dài, Signore, rispondi ! Fà qualcosa !
Arrabbiati almeno ! Ma intervigni !
" MA GESU' NON RISPOSE AFFATTO. +6”
Le 23,9 - Mc. 15,5
Perdona! 0 Dio : Io assomiglio a Satana Mt 4,1/11
che vuol utilizzarti e chiede un miracolo.
Perdona! O Dio : Io assomiglio a Erode Loc. 23,6/12
che vuol farti obbedire. s
-Perdona! 0 Dio : Io assèmiglio a quelli Mc. 15332
che non avevano capito niente e divevano:
"" scenda ora dalla croce! "
‘ Perdona! 0 Dio :: Io assomiglio' a Giobbe
che disputa con te. i
Ma come lui, alla fine, voglio dire :
" Ecco, meschino son io0ee- Giob» 40,4/5
Mi pongo la mano sulla bocca !...
Una volta ho parlato...
Ma non continuerò !...
Così ho parlato, senza discernimento Giob. 42,3 &
di cose troppo tnirabili per me,
senza che le capissi. "
O Dio, Ie volevo COMUNICAZIONE
Tu mi offri COMUNIONE
Michel Charpentier
[Wie
COSA FARE ALLORA, è» è»
za I a sar -
Se /5 4
I
Quello che cerco di proporre ‘in queste righe sembrerà poca.
cosa, e, aome al solito, mi si dirà: perchè lo Stato non ci
pensa?
Non ho intenzione di curarmi delle possibili critiche che
ci verranno mosse. Del resto, le critiche e le obiezioni
costruttive saranno le benvenute.
QUALCHE GESTO DI "CARITA'" VERA.
Io chiedo, a nome di alcuni genitori che vogliono bene al
loro figliolo, qualche gesto di "carità" vera,
Non ho paura di parlare così chiaro: la
rr
x
vera carità è mossa da autentico amore,
da comprensione profonda, da senso di re
è dar sponsabilità e di solidarietà. Chi vorrà
o 9° capire, capirà: bisognerebbe che qualche
persona, meglio se un pò preparata, si
facesse avanti per offrire qualche pome—
riggio, o .mattinata,, per cercare di occu-
pare questi ragazzi. Si tratterà per al-
cuni di cominciare a entrare in comunica
zione, amandoli, offrendo tutte le capa-
cità di pazienza, di ascolto possibili,
Poi, forse di portarli a giocare, di far
Tare loro un pò di ginnastica, di portar
"o È li a fare una passeggiata, di giocare co
È me loro vogliono, non come vogliamo noi,
Di saper entrare con semplicità nella
"musica del loro essere" come dice Jean
Vanier,
Non è cosa facile, lo so. Ma so anche che parlare di amicizia,
di. amore cristiano, di bontà di Dio che ci ama, a volte fa ma-
le se non sappiamo noi, fratelli, dimostrare con i fatti che
quello che predichiamo è Vero, che il Vangelo che sbanderiamo
come buona novella, deve essere più vissuto, se non vogliamo
è che i più bisognosi non ci credano Diù.
tosta
a
Se non fosse passata di moda la frase
" Mi sento in crisi ", direi che qual
che volta sono in crisi durante le no
stre riunioni di Fede e Euce. |
Ci vediamo, persone di tutte le età,
dai 6 mesi agli 80 anni, ed è sempre
bello: si sorride, si canta, si scam-
biano quattro parole, e ci si capisce
sempre gli uni con gli altri, Quello
che mi mette qualche volta in crisi è
la presenza di "Po come di Re, di E.,
di L...,3 la sua presenza mi mette in
difficoltà, perchè è una presenza:
non chiede esplicitamente qualche
say ma è sempre lì, che ti ricorda
che c'è sempre un altro di fronte a
te; perchè mi chiede qualche cosa, e,
tante volte non riesco a capire ciò
ghe vuole, e sbatterei la testa al mu
ro per capirlo; ma soprattutto perchè
la maggior parte delle volte non dice.
nulla, e non riesco a trovare un cana.
le di comunicazione con lui, anche se
mi mendo conto che con gli occhi, con
i gesti, con qualche suono cerca di
parlare, i
Ecco, è questa mancanza di comunica
x
zione che è terribile, ma allo stesso
tempo affascinante, perchè ci deve es
sere un mezzo per capirsi, anche fam
cendo a meno di tante parole, di let-
tere scritte, o di gesti convenziona-
li e fatti solo per abitudine,
E piano piano si stabilisce una co-
municazione a livello di piccole cose,
di una mano stretta forte in segno di
amicizia, di uan maggiore attenzione
ai suoi desideri, di un linguaggio
fatto di musica, o espresso attraver-
so un pallone lanciato sempre nello
_.. Ri SENO
bic
episi ...
stesso punto. Sembrerà a qualcuno
un perdere tempo, una cosa inuggili
ma non è così: la comunicazione sj;
stabilisce realmente anche se per
dAue ore non abbiamo parlato (non
possibile); non so se lui abbia r
cevuto qualche :cosa-da me, io ce
l'ho messa tutta per dargli un sor
riso, per giocare a pallone,ecc;
.ho certamente ricevuto tanta sempl
cità, io che mi credo tanto spessc
una persona tanto importante; ho
forse imparato ad essere un pò più
attenta verso chi mi sta accanto,
più tesa ad ascoltare anche qual-
che altra voce oltre la mia; ho ca
pito forse per questa sera soltan-
to, che stasera tornando a casa
non Aovrò sentirmi in diritto di
trattare male mio fratello, o ri-
fiutarmi di aiutare la mamma,
Ciò nonostante tornando a casa,
sono piena di dubbi: sarà servito”
a niente questo pomeriggio? mi ri-
conoscerà la prossima volta?...
Ti:iringrazio, Signore...j mi ha
niconosciuto anche questa volta; e
mi è corso incontro, senza dire
nulla, ma con un:grande sorriso;
chissà se era diretto a me....
9
Va Pe ria Le vi della Vida
‘Festa HIELUC @
Domenica 28 MARZO N
dalle ore 15 alfe dalle ore 15 Alfe ore 19 A
ore 15,00 - 15, 30 3: ACCOGLIENZA
ore 15,30 îs FESTA
- Introduzione
1 - BUON DIVERTIMENTO ! Gi co/lrata! CD
(4 persone di ogni gruppo) L4
2 - Canto: "SE SEI FELICE..."
3 Le MERCANTI IN FIERA. Gée'uttemi Sdqranno i primi... , perenni ‘ali /
4 "bambini" di ogni gruppo che dovranno venire da casa
già vestiti con cose molto semplici: carta colorata,colla
ecc...)
» Villa Patrizi: gatto, mucca, giraffa, farfalla
+ Mercede : coniglio, leone, elefante, coccinella
»* S, Gioacchino: cane, pulcino, ape, zebra
+ Santa Silvia : gallo, pecurà , topo, pinguino
4 - DOV'E' L'OGGETTO??
ai a 5 - MAMME AL TAVORO ! ne. Ta tlo0 un lavoro li pfeslen...
2 signore di ogni gruppo. )
= CAPI DI STATO
- Canto tranquillo
Intermezzo
= CORSA DEL PALIO
(2 "cavalli" e 2 fantini di ogni gruppo)
10 - MUMMIA
(2 coppie di ogni gruppo. L'"artista" porta il materiale
occorrente: carta igienica!)
i 11 - TIRO ALLA FUNE
DI 12 - ANACONDA
wo co 453 n
'
MERENDA... ! preparata dal comitato organizzatore,
+
- +
La Festa avrà luogo presso la CASA GENERALIZIA dei FRATELLI
DELLE SCUOLE CRISTIANE
Via Aurelia 476
gentilmente messa a disposizione.
PENNELLATE
Cuneo 25/1
Abbiamo fatto un incontro qui
qui a Cuneo domenica scorsa orga
nizzandolo come segue : verso le
14, 30 ci siamo ritrovati a "Stel
la Mettutina", che gentilmente
mette a disposizione i locali e
si è iniziato l'incontro con al-
cuni giochi (rottura delle pigrat
6, étiro a segno con 1 bITLILI,
indovinelli ecc.) ai quali hanno
partecipato iragazzi, le suore,
i genitori e gli amici, Alle 16,
mentre alcuni amici continuavano
a giocare con'i ragazzi, gli al-
tri si sono riuniti con i genito
ri e le suore per discutere di
vari argomenti.
e000. Alle 17 i r.,gazzi ci hanno
raggiunto e, deto che don Romano
non è potuto venire per la cele-
brazione Eucaristica, abbiamo
pregato un pò tutti insieme leg-
gendo il brano di Vangelo, f@cen
do un pò di preghiera spontanea
e cantando due canti,
A conclusione dell'incontro
c'è stata la merenda in allegria
con ciò che ciascuno ha portato:
cose alla buona, per lo più dol-
ci fatti in casa,
L' stato molto bello, come
ogni nostro incontro del resto,
perchè più andiamo avanti nel
tempo, più ci conosciamo e ci
sentiamo uniti nella gioia,
+. +
Vercelli
Il 5 gennaio ci siamo riuniti
per celebrare insieme la festa
natalizia,
Erano pfesenti anche alcuni a-
mici di Cuneo e suor Italia ve-
nuta da Roma per rappresentare
gli amici romani.
Il presepio vivente, la venuta
dei Magi che offrivano doni per
una bimba malata e priva anche
del necessario, tutto è stato
vissuto con molta serietà dai
ragazzi e molta partecipazione
o)
dai Lenti ka,
degli amici e genitori presenti,
Dopo la Messa ci siamo intrattenu
ti con camti e incontri a piccoli
guuppi approfondendo la conoscen-
za e l'amicizia fra noi,
+ +
+
Abano
c)
Il 7 dicembre 1975 è venuta a
mancare la sig.na Anna Mazzarotto .
iniziatrice del gruppo Fede e Lu-
ce di Abano. A questo proposito
di Lei è stato detto :"da più di
tre anni si dava silenziosamente
agli handicappati, cuore del suo
cuore, sollecita e generosa, inse -
rendoli nella sua paziente carità,"
Negli ultimi giorni "a chi le
parlava di speranze umane lei ri-
spondeva parlando dei disegni di
DIG 4"
"Ci vien dadire, pensando a Lei:
è vero, è vero, già fin da oggi
possone essere vere le promesse
di Gesù : Beati voi!... l'abbiamo
visto nella serenità, nel sorriso a
costantemente incoraggiayte, nella
fiducia intraprendente della
Sign.na Anna..."
+ +
+
Sappiamo che anche a Parma, a
salerno, ad Agrigento si sono fat
ti degli incontri e si aggiungono
nuovi amici,
Preghiamo vivamente PUDRL, di- inviare
ci notizie, relazioni, lettere, arti-
coli,... tutto quello che volete, an
che poche righe.
O
Questo giornalino è e vuole resta
ne un bollettino di collegamento
fra tutti, ma può esserlo solamen-
te con la vostra collaborazione ,
e ° ©
|
__ lasoatra:
Î
> CAT venerdì
O Ran eh
"Mamma ! finalmente oggi è Venerdi !
. . ‘ . n n
S. Gio acchino, chi ci trovo ? Che cosa ml fanno fare ?..*
Dobbiamo andare a
Questo è ciò che mi dice benda +
. L'abbiamo chiamato il giorno del- o
l'accoglienza e non si poteva dare
definizione migliore.
Questi incontri settimanali hanno
avuto inizio da un desiderio recipro
co di stare più insieme fra amici di
Fede e Luce. Non siamo molti, come
negli incontri mensili, ma proprio
per questo, abbiamo la possibilità
di conoscerci meglio e diventare sem
pre più amici.
Arriviamo alle 17,30 e troviamo
sandra e Francesca che già hanno pu-
lito per benino i locali affinchè
siono accoglienti; poi arriva, un pò
affannata, Maria Grazia che ha lascia
to da poco l'ufficio e che porta pac
chi, pacchetti e bottiglie che servo
no per la merenda.
Poi un'esclamazione !... ecco Ro-
berto..., ecco Mirella..., poi Danie
la, poi Luciana, Elisabetta e gli a-
mici che ogni venerdi riescono ad es
sere liberi dai loro impegni per sta
re insieme a noi.
I tavoli sono pieni di scatole e
scatoloni di tutti i colori, contenen
ti giochi adatti ai nostri ragazzi,
poi fogli, quaderni e tanti pennarel
da,
Carla che è cicciona, salta mol
to a corda, mentre Carlo o Angelo
contano quanti salti ha fatto, e più
ne fa più è felice!
Venerdi 6 febbraio, è stato un
pomeriggio particolare perchè era
la festa di Padre Gilberto. Come al
solito è arrivata Guendalina con la
sua inseparabile chitarra, è canten
do tutti insieme (tanti auguri a
te!) gli abbiamo donato dei regali
ni. Nello stesso pomeriggio è venu-
to anche un amico di Roberto, un
ragazzone alto e robusto che solle-
vava da terra, una volta Roberto e
‘una volta Elisabetta, facendoli gi
rare con molta gioia da parte loro.
Quasi ogni venerdi viene un nuo-
vo amico, e questo ci fa molto pia-
cere perchè ciò vuol dire che il
gregge man mano aumenta e non ci
saranno più pecorelle smarrite; del
resto come potrebbe essere altri+
menti ? Con la grazia di Valeria,
la serietà di Marina, la vivacità
di Guenda, le premure di Maria
Grazia, la voce canterina di Maria
Laura, la protezione di Sahdra e
Francesca che sono le anziane del
gruppo, e la spontaneità e l'amici-
zia di tutti gli altri.
sono le 19 circa, e Sandra si
scusa: deve andare perchè ha da fa-
re qualche cosa pef il suo nipoti-
no che (dice lei) è il più bello
del mondo... Bum !i!! diciamo noi.
Guendalina deve andare per prepara-
. re la cena ai suoi fratelli a base E! in questa piacevole atmosfco-
di uova perchè non sa fart altro ra che volano queste due ore, che
(confessa lei), allora io e il pa- danno a me e agli altri la possibi-
dre di Roberto, che è un valente cuo lità di distendersi e sapere che
co; le suggeriamo vari modi per cu- finalmente non siamo più soli e
cinare meglio le uova (speriamo be- di questo ne rendiamo grazie
ne!!!) Un venerdi è andata via pri- a Dio.
ma Francesca per andare dal dentista
poveraccia lei!!!... i i
( a ) Fausta Guolrelmi
Un fiore anche da solo è sempre una cosa SI. Pa
mereviliosa,
ma un mazzo di fiori è sempre più bello
ec gradito,
Una mano che si tende può essere la
i salvezza
tante mani che si stringono sono segno di x i:
fraternità e di gioia, da \
Una parola può essere determinante in un momento di sd NA STA \ x
3 sconforto,
ma l"essere disponibili all'ascolto di chi vuol
dirti che è solo con la propria pena ed ha bisogno i
x
SL
xe A
ES
SI 2S
NS
Se
|
di parlare... pamlare... parlare...
e tu non hai quasi il tempo neppure di rispondere,
E quando questo accade per telefono... alla fine
la cornetta ti si è quasi appiccicata all'orecchio..
{3
Allora viene di pensare a quella parola DI
"INSIEME" *
che trovo tanto appropriata come titolo del nostino |
giornalino, 0)
INSIEME è proprio non essere soli nella (5
i gioia e nella pena, e
INSIEME all'aiuto di Dio, e con un pò di (na) S
buona volontà, x Mariolina
meglio di disponibilità, si può fare poco e tanto, È EEERTI
l'importante è fare !
Ta
Dad Resoconto delfa unione InTernazionaLe
FEDE PLUCE
Versailles _ 10.12 Gennaro 1946
Dopo il pellegrinaggio a Roma, i rappresentanti di 12 paesi si sono
riuniti a Versailles dal 10 al 12 gennsio per mettere in comune l'espe-
rienza vissuta a Roma e meditare sul futuro di Fede e Luce,
$ L'Italia era rappresentata dw due mamme di Roma, un'amica di Parma e
un sacerdote pure di Parma,
Abbiamo inviato ni responsabili di ogni comunità Fede e Luce il reso-
conto completo della riunione. Qui, accanto ai saluti affettuosi e cordia-
li e un grazie sentito da parte degli amici stranieri a tutti i fratelli
italiani e romani, vi offriamo alcune frasi tolte dal discorso che Jean
Vanier he pronunciato in chiusura della riunione.
Lourdes '71 è stata un'ispirazione della Vergine
per cominciare ed incoraggiare a mettersi in cam
mino. Roma è stata la consacrazione di Fede e
Luce da parte della Chiesa,
© La persona handicappata ci offre e ci dà molto,
ci rivela la nostra normalità egoista e la nostra
incapacità a vivere secondo il cuore e l'amore.
L'handicappato ha un messaggio da offrire al mon
do e alla Chiesa,
© L'amore dà la vita, La politicizzazione si esten
de come una piovra nel mondo attuale, provocando
la chiusura di centri, portando con sè la lotta
di classe e l'aggressività più che l'amore.
Fede e Luce deve apparire come il segno di altra
cosa; di una riconciliazione fra ricchi e poveri at
torno alla persona handicappata, partendo dall'amo
re e non dalla lotta. Se, come ha detto Paolo VI,
il povero è veramente al cuore delln Chiesa, e se
noi prendiamo queste parole alle lettera, molte
cose cambieranno,
Un punto fondamentale : chi è rifiutato porta
% nel suo essere i semi della salvezza. Lui può
_ ___—_—_—_—rr,r,rr——— Me v::iii EA NNNIENNINNKN
Î
guarire l'egoismo delle persone che si credono
normali.
Non è forse lo stesso rifiuto che ha vissuto Gesù?
Lui, che è stato rifiutato, ci ha salvato,
© Fede e Luce dice che chi è rifiutato può diveni-
ve me fonte di salvezza, di unità e di pace (questo
è il principio di Fede ec Luce). E' fonte di sal+-
vezza perchè ci:trasforma. Colui che è rifiutatto a
cambierà il nostro cuore, Egli ci porta un messag :
gio e anche la gioia, Ci fa scoprire un nuovo
senso della vita non nell'azione politica ma nel-
l'incontro, nell'impegno comunitario gli uni ris
spetto agli altri; la comunione dei cuori $ Ta”
compassione,
Per Fede e Luce non si tratta di fare dell'handi-
eappato un essere normale (anche se si cerca di
fare di tutto perchè progredisca), ma si tratta
di dire che c'è in lui qualcosa che possiedono
solo coloro che hanno un cuore di povero : una à
presenza di Dio,
Ecco ciò che è nuovo da vivere e che è al cuore
del Vangelo
Jena Vanier
A,
P7
h
" Nulla somiglia al Cristo più dell'innocenza che soffre... "
Emmanuel Mounier
aL